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DIGITAL MARKETING

Email marketing, uno strumento potente per la tua attività

C’è chi parla di digital storytelling, chi punta tutto sui social e chi predice la scomparsa delle dinamiche di strategia digitale a cui siamo abituati: la verità, però, è che l’email marketing costituisce ancora uno strumento potente e una delle attività fondamentali per chiunque voglia impostare una digital strategy di successo.
Cerchiamo di capire perché questo strumento è sempre sulla cresta dell’onda.

Email marketing, cos’è

Partiamo da una definizione: si parla di email marketing in relazione all’invio di messaggi di posta elettronica, spesso con l’aiuto di programmi appositi, per tenere aggiornato un gruppo di persone che ha lasciato volontariamente il proprio contatto proprio per questo scopo.
L’email marketing si riduce quindi ad un invio di email di tipo commerciale? Come al solito questa è solo la punta dell’iceberg, in realtà c’è molto di più e ti converrebbe scoprire di cosa si tratta perché potrebbe essere davvero utile per il tuo business. Parliamo di branding, di fidelizzazione, di costruzione di un rapporto di fiducia.

Perché puntare sull’email marketing

Una buona attività online non si riduce alla produzione di ottimi contenuti e alla loro diffusione attraverso specifici canali social: c’è anche un modo più “intimo” di arrivare al cuore (e al portafoglio) del vostro cliente, e passa attraverso la sua casella di posta elettronica.
I consumatori amano rimanere aggiornati su novità e promozioni che riguardano i loro brand preferiti e la newsletter ha il plus di dare loro una sensazione di esclusività e di immediatezza; insomma, una comunicazione one-to-one diretta specificamente a loro, i loro clienti preferiti!

Inoltre l’email marketing sembra garantire i risultati migliori in termini di conversione rispetto agli altri canali di web marketing.

Direct email marketing e newsletter

In relazione all’email marketing si sente spesso parlare di DEM e newsletter, ma sei sicuro di sapere esattamente di cosa si tratta? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza!

  • DEM: è l’acronimo di Direct Email Marketing e indica tutte quelle mail che vengono inviate da un’azienda con scopi pubblicitari.
  • Newsletter: in questo caso si tratta di messaggi di posta elettronica spediti a tutti gli iscritti ad un servizio web.

Semplice, vero? Ma vediamo meglio somiglianze e differenze tra queste due tipologie.

  • Frequenza di invio:
    l’invio di una DEM viene fatto in concomitanza con una promozione o un’offerta ed è quindi occasionale, mentre l’i
    nvio di una newsletter avviene in maniera periodica e costituisce un “appuntamento fisso” per chi la riceve.
  • Grafica:
    il layout di una DEM spesso viene deciso volta per volta in base all’offerta che si vuole pubblicizzare, mentre una newsletter ha in genere una grafica ben precisa e riconoscibile dall’utente. Spesso il layout di una DEM è più d’impatto perché deve portare ad un’azione (cliccare sul link d’acquisto, ad esempio), mentre la newsletter può persino essere un semplice messaggio di testo.
  • Database:
    capita di ricevere una DEM perché il nostro nomiativo rientra in una lista in affitto, cioè in un elenco di contatti che vengono, appunto, “affittati” per l’invio di comunicazioni pubblicitarie. Se invece ricevete una newsletter è perché avete volontariamente lasciato il vostro nominativo proprio a questo scopo.

Email marketing e fidelizzazione degli utenti

Uno degli incubi di chi usa l’email marketing è che gli utenti decidano di usare il tasto unsubscribe. Ok, di solito viene nascosto abbastanza bene, ma se decidessero davvero di non voler più avere notizie del tuo brand?

Analisi iniziale

Per fare email marketing di successo occorre una strategia. La prima cosa da fare è un’analisi del proprio brand, del target che si vuole raggiungere e della concorrenza che si dovrà affrontare. Il passo successivo è quello di porsi degli obiettivi a breve, a medio e a lungo termine, per poi creare testi e immagini ad hoc per raggiungerli.

Crea una lista di contatti

A chi inviare le tue bellissime newsletter o le offerte del tuo brand? Di sicuro hai bisogno una lista di contatti. I modi per aumentare il proprio database sono molti: si va dalla semplice iscrizione alla newsletter tramite il proprio sito fino alla realizzazione di piccoli benefit adeguati al target, come ad esempio una guida scaricabile gratuitamente dopo aver lasciato il proprio indirizzo di posta elettronica.

Seleziona un tool per l’email marketing

Se stai pensando di inviare la newsletter dalla tua casella di posta, dobbiamo deluderti: ci sono strumenti per fare email marketing appositamente studiati per mantenerti in contatto con i tuoi utenti nel migliore dei modi. Ricorda: un programma professionale per l’email marketing può essere cruciale per la buona riuscita della tua attività.

Crea contenuti adatti

E arriviamo al contenuto: per essere efficace devi scrivere i testi da inviare in modo corretto e interessante, abbinare le immagini giuste, costruire il tuo messaggio di posta elettronica attraverso l’editor del programma di email marketing che hai scelto di usare e poi inviarlo secondo il calendario editoriale che avrai stabilito.

Qualche consiglio?

Ok, non è facile come potrebbe sembrare ma vuoi provarci comunque. Ti ricordiamo che noi siamo qui per aiutarti, ma in ogni caso ti possiamo dare qualche altro consiglio per uno storytelling di successo, il tuo!

– Una delle chiavi del successo del tuo storytelling è il personaggio che ne è protagonista, umano o meno che sia. Ricordati però che deve permettere al pubblico di immedesimarsi in lui, quindi non può essere troppo perfetto (sarebbe irritante, non è vero?). E poi deve sapere parlare al cuore di chi ascolta, esprimendo emozioni, sogni e aspettative, spingendo il pubblico a sostenerlo e ad amarlo.
– Le tue storie devono dare una sensazione di autenticità: devi quindi essere molto persuasivo e, ogni volta che è possibile, raccontare fatti reali o almeno verosimili, molto verosimili. Il tutto senza mai dare l’impressione di raccontare una storiella con l’obiettivo nascosto (ma neanche poi tanto) di vendere qualcosa.
– Parola d’ordine, emozionare: un potenziale cliente coinvolto emotivamente è più disposto a fare acquisti di uno annoiato. Non solo: deve aver voglia di condividere la tua storia, di raccontarla ad altri; questo tipo di engagement è particolarmente importante se operi anche sui social network.
– Non dimenticare il messaggio! Non perdere di vista il fatto che la tua narrazione ha un obiettivo: si chiama conversione, ti dice qualcosa?

Alcune case history di successo

Per rendere tutto ancora più chiaro, vediamo qualche esempio di storytelling di successo, che hanno saputo raggiungere il loro obiettivo e lasciare un segno nei nostri comportamenti da consumatori.

Ikea: ok, i mobili sono esteticamente carini e decisamente economici, alcune soluzioni sembrano davvero molto pratiche, ma forse mancava qualcosa. Acquistare mobili Ikea, infatti, spesso era sinonimo di “arredare in maniera provvisoria” e quindi è proprio qui che l’azienda è intervenuta raccontando una storia, anzi, più storie che facessero vedere la vita in una casa Ikea, con feste, cene, ma anche momenti quotidiani e quasi banali. Tutti esempi che spingono ad immedesimarsi in queste famiglie così “normali”: sembra quasi la tua, non è vero?

Toms Shoes: raccontare può (e deve) avere anche risvolti molto concreti. E’ il caso di Toms Shoes, la cui storia si è trasformata addirittura in un ramo aziendale dedicato alla beneficenza. Tutto è partito da One Day Without Shoes, un giorno in cui il fondatore dell’azienda ha chiesto a tutti i dipendenti di andare a piedi scalzi per un’intera giornata per spingerli a mettersi nei panni di uomini, donne e bambini così poveri da non potersi permettere nemmeno un paio di scarpe.
Da lì è nato l’hashtag #WithoutShoes, tramite il quale ognuno può trasformarsi in un testimonial dei valori dell’azienda, e nell’iniziativa “One for One”: per ogni paio di scarpe acquistate ne viene regalato un paio.

Nike: questa azienda non ha certo bisogno di presentazioni, ma ha comunque la necessità di coinvolgere il suo pubblico con storytelling di valore. Da qui nasce Nike Equality, una narrazione che si pone l’ambizioso obiettivo di proporre un cambiamento sociale positivo. In che modo? Chiamando all’azione tutti i suoi consumatori, chiedendo loro di indossare prodotti Nike e di condividere sui social i video che li colgono mentre cercano di raggiungere la propria grandezza ed entrano così a far parte di un movimento collettivo.

Raccontare il proprio business, renderlo una storia e incuriosire i lettori, potenziali clienti, rappresenta una delle strategie di marketing più potenti ed efficaci. Il consumatore infatti acquista proprio perché dietro quel prodotto o quel servizio c’è una storia, una storia di cui vuole sentirsi parte.

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CI VUOLE METODO

Quali che siano il vostro business e il vostro mondo professionale, avete l’esigenza di costruire un posizionamento, di dialogare con i pubblici di riferimento, di promuovere il vostro brand o prodotto. Forse sapete già quali sono i vostri punti di forza, o forse potreste scoprirne di nuovi. Parlare dell’azienda nel modo giusto, alle persone realmente interessate, significa far crescere l’attività.